Il bicchiere della staffa è una buona o cattiva idea?
L’alcol può farci sognare? Per la maggior parte delle persone bere un bicchiere di vino prima di coricarsi potrebbe sembrare un lussuoso rituale serale, che trasporta deliziosamente nelle braccia di Morfeo. Chiunque si sia fatto un goccetto prima di andare a nanna, può raccontarti del potere soporifero dell’alcol. Tuttavia i suoi effetti non cessano una volta che chiudi gli occhi.
Che sia per stress da lavoro o per l’ultima baldoria spaziale, o una condizione cronica che ti tiene sveglio la notte, non sei solo. Secondo Coldiretti circa 12 milioni gli italiani soffrono di insonnia. Per molti l’alcol potrebbe sembrare un’opzione accessibile e attraente per riposare.
Uno studio pubblicato nel Journal of the Science of Food and Agricolture nel 2006 rivela che il tipo di alcol bevuto potrebbe fare la differenza. Diverse varietà di vino sono ricche di melatonina, un ormone che regola il sonno. Delle otto varietà testate, il Nebbiolo è quello che contiene più melatonina (0.965 ng/g: nanogrammi per grammo di buccia), seguito dal Croatina (0.87 ng/g) e Barbera (0.63 ng/g). Invece il Cabernet Franc contiene minime tracce di melatonina (0.005 ng/g). Ma la ricerca non ha determinato se il contenuto di melatonina nel vino possa essere più efficace rispetto ad altre bevande calmanti.
Ecco cosa succede quando alzi troppo il gomito prima di andare a dormire
Anche se un goccetto potrebbe aiutarci ad arrivare nel mondo dei sogni, potremmo non godere di un riposo soddisfacente. Gli studi hanno dimostrato che, soprattutto quando consumato a livelli oltre la moderazione, l’alcol rallenta la fase REM (Rapid Eye-Movement) durante la prima parte della notte, che è associata ai sogni e alla memoria. Nel 2015 uno studio pubblicato in Alcoholism: Clinical and Experimental Research ha dimostrato che chi beve prima di dormire, sì ha un aumento del sonno a onde lente, o sonno profondo, durante la prima parte della notte, ma dopo alcune ore sperimenta un’interruzione del sonno, molti risvegli e più tempo trascorso insonne.
Monitorando gli impulsi elettrici nel cervello, i ricercatori hanno trovato che chi beve alcol sperimenta durante la seconda parte della notte quello che è conosciuto come sonno alfa-delta. Ciò significa che le onde alfa, associate alla veglia calma, e le onde delta, associate al sonno più profondo, fluiscono nello stesso momento. Il dr. Christian Nicholas, un ricercatore dell‘Università di Melbourne coinvolto nello studio, ha spiegato che queste scoperte indicano come l’acol alteri i normali effetti ristorativi del sonno e del metabolismo.
Consigli da wine lover
In ultima analisi, un sonno interrotto può portare stanchezza e poco rendimento il giorno seguente. Una delle prime regole che un wine lover dovrebbe seguire per dormire di gusto ed evitare di avere una mente annebbiata il giorno dopo, è aspettare un po’ prima di andare a dormire.
“Se qualcuno vuole godersi un calice di vino o un boccale di birra durante la cena, attendere tre ore prima di andare a letto è sufficiente”, afferma la dr.ssa Ilene Rosen ricercatrice all’ University of Pennsylvania e presidente del’American Academy of Sleep Medicine. Sebbene il tempo esatto dipenda anche dal peso corporeo e dal periodo che un individuo impiega a metabolizzare l’alcol.
Poche ore a disposizione? “Ci sono alcune abitudini che si dovrebbero mantenere per ottimizzare la qualità del sonno”, spiega il dr. Camilo Ruiz, direttore medico del Choice Physician Sleep Center in Fort Lauderdale in Florida. “Bisogna mantenere il ritmo sonno-veglia della settimana lavorativa anche durante il weekend. Alcuni riducono le ore di sonno durante la settimana per ultimare il lavoro e le aumentano nel weekend pensando di recuperarle. Purtroppo questo non consente un sonno riposante”.
Ruiz suggerisce inoltre di evitare le luci abbaglianti durante la notte, poichè disturbano il ritmo circadiano, l’orologio interno che regola la veglia e il sonno. Quindi anche se si ha un po’ di alcol in corpo e si chiudono gli occhi, bisognerebbe spegnere la televisione e tenere lo smartphone lontano dalla vista, così ci si sentirà meno scombussolati. “L’ambiente deve’essere fresco e oscurato”, continua Ruiz, “uno o due bicchieri di vino…di sera potrebbero rilassare il giusto da raggiungere una buona dormita. Il problema è quando si esagera; c’è il rischio di incorrere in seri problemi… Credo che come per tutto nella vita, la moderazione sia la soluzione”.
Insomma un goccio di vino, una buona cena e coricarsi nella tranquillità e magari dare la buonanotte a chi si ama ci sembra un bel programmino!