Bere due bicchieri al giorno di vino spumante porta benefici al cuore, alla circolazione sanguigna e migliora la memoria spaziale.
Magari i vigli urbani della vostra città non saranno d’accordo, specialmente se state sfrecciando a bordo di un bolide lungo la provinciale ben oltre i limiti di velocità, ma certamente l’uso moderato del vino fa bene alla salute, e la scienza medica lo sta confermando ricerca dopo ricerca.
Passata la sbornia (si fa per dire) giornalistica di qualche anno fa, secondo la quale il vino faceva sempre e comunque male (anche solo una goccia), da qualche tempo a questa parte, la scienza ha approfondito molto il rapporto tra vino e salute, scoprendo verità inedite e indiscutibili. La circolazione sanguigna, il cuore e persino la memoria godono di determinati vantaggi bevendo moderatamente vino.
Per la verità, i primi studi sembravano indirizzare la comunità scientifica prevalentemente sull’uso del vino rosso, ma da quando il prosecco è diventato di largo consumo, ecco spuntare la prima reportistica anche per gli spumanti e quindi per i vini bianchi. E le risposte dei ricercatori sono sorprendenti.
Secondo l’ateneo inglese di Reading bere due bicchieri al giorno di vino spumante comporterebbe dei benefici per il cuore e la circolazione sanguigna, oltre a migliorare la memoria spaziale. Magari gli italiani non conoscono questo ateneo, ma nel mondo è un nome importante e per la rivista Times si trova costantemente nei primi dieci posti per la ricerca. Secondo il QS World University Rankings, l’università si trova tra le 200 migliori del mondo, superando in classifica quasi tutte quelle italiane.
Anche se in campo medico, i media e l’opinione pubblica diffondono informazioni soprattutto su tumori, aids e malattie contagiose, la maggior parte degli esseri umani muore a causa dell’infarto.
Ebbene, cos’hanno sancito le ricerche dell’Università di Reading?
Che il prosecco aiuta il funzionamento dei vasi sanguigni a funzionare meglio. Bastano uno, due bicchieri al giorno per ridurre il rischio di infarto e di altre complicazioni cardiovascolari. La causa di questi effetti benefici, sta nei polifenoli contenuti nel nettare in grado di aiutare il monossido di azoto a rimanere “un po’ di più” nell’organismo. Il monossido risulta essere un prezioso alleato per la stabilità della pressione del sangue e i polifenoli contenuti nel Prosecco contribuiscono a rallentarne l’eliminazione da parte dell’organismo.
Da qualche tempo, la scienza aveva già dimostrato i benefici effetti dei flavonoidi del vino rosso sulla salute, ma ora si aggiungono buone notizie anche per il prosecco, solo che a fare la parte del leone sarebbero i polifenoli in esso contenuti, confortando gli utilizzatori della bevanda anche nella prevenzione delle carenze cognitive che di norma subentrano con l’avanzare dell’età.
Tecnicismi a parte, è ovvio che il segreto sta nell’approccio moderato e responsabile del consumo di alcolici, ma notizie di questo tipo proveniente da laboratori universitari certificati non possono che entusiasmare tutti gli amanti del Prosecco, confortando i produttori sulla bontà del loro operato ed i consumatori anche dal punto di vista salutistico.