Selezione

L’accuratezza nelle scelta delle nostre uve

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Consorzi, realtà e certificazioni

Qualità e certificazioni sono due cose indipendenti

All’interno dei consorzi esistono molteplici realtà e la certificazione D.O.C., D.O.C.G, I.G.T., D.O.P. identifica solo la tipologia e provenienza delle materie prime, ma non sono necessariamente sinonimo di qualità. Come per ogni ricetta ben riuscita è di fondamentale importanza la freschezza e la qualità degli ingredienti utilizzati, così anche per il vino e gli uvaggi.
Esistono differenze oggettive che distinguono la bontà del prodotto e che ci rendono consapevoli nella scelta:

gabbietta dolcirive
tank

Raccolta manuale rispetto alla meccanizzata:
La raccolta manuale comporta la selezione solo degli acini maturi e permette di verificare la reale bontà del raccolto.

Lavorazione dell’uva fresca:
Iniziare la lavorazione dell’uva entro poche ore dalla raccolta, è fondamentale per mantenere la freschezza e la fragranza del vino senza disperdere le sue proprietà.

Pressatura lenta e soffice:
Con l’utilizzo di questa metodica si evita il trauma nell’acino durante la pressatura, per estrarre solo il mosto fiore. Con 100 kg di uva si possono ottenere solo 70 litri di vino.

Controllo termico dei recipienti:
Il mantenimento del mosto in recipienti a controllo termico, evita la necessità di intervenire con agenti chimici successivamente per aggiustare il gusto.

Spumantizzazione attraverso lieviti selezionati:
Durante la fermentazione è molto importante aggiungere i così detti lieviti selezionati che trasformeranno lo zucchero del mosto in alcool, avviando la fermentazione nel giro di poche ore.

Come leggere l'etichetta

Il segreto per riconoscere il Conegliano Valdobbiadene

Il segreto per riconoscere il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è saper leggere l’etichetta. Elemento essenziale è il nome del territorio, Conegliano Valdobbiadene, riportato in primo piano. Possono essere indicati entrambi i nomi o solo uno, che possono essere seguiti dalla parola “Prosecco” accompagnata, nel caso dello spumante, dall’aggettivo “Superiore”. Infine, ogni bottiglia riporta sempre la fascetta di Stato prevista per i vini Docg, che la rende unica grazie ad un numero identificativo.

bottiglie dolcirive

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